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Metodologia di Debriefing : il Plus-Delta

plus-deltaPLUS Le Azioni giudicate come puntuali ed appropriate svolte dal team durante lo scenario

DELTA Le Azioni per le quali il gruppo dei partecipanti giudica come da migliorare o per lo meno credono sia opportuno che si modifichino in un futuro

SOLUZIONI Le Soluzioni che i partecipanti al debriefing trovano per modificare nel futuro quelle azioni giudicate migliorabili (nel delta)

Questo schema, che può essere scritto su una lavagna durante il debriefing dall’istruttore ma anche da un partecipante, è composto da tre colonne che verranno riempite dai partecipanti stessi durante la riflessione sullo scenario clinico.

La prima colonna, plus, raccoglie quelli che sono tutti i passaggi fatti in maniera appropriata dal team d’intervento suggeriti dalla riflessione che si viene a creare nel gruppo e sostenuti da tutti i membri dello stesso con il metodo del consenso. I partecipanti, invitati dall’istruttore, ripercorrendo lo scenario dal principio, estrapoleranno le azioni che hanno compiuto secondo la loro conoscenza e che giudicano ben fatte, appropriate e puntuali, secondo protocolli e linee guida o buon senso che sia.

La seconda colonna, delta, è quella in cui i partecipanti annotano quelle azioni che secondo loro andrebbero modificate perché così come sono state eseguite vengono giudicate poco precise, sbagliate e comunque da migliorare. Esse spesso hanno causato danno al paziente oppure lo potevano creare, aumentando il rischio clinico e ponendo interrogativi ai partecipanti e problemi di morbilità per i pazienti.

La terza colonna, soluzioni, invece enumera tutta quella serie di correttivi che il gruppo dei partecipanti al debriefing suggerisce dover essere messa in atto in futuro proprio per evitare quelle situazioni di rischio clinico aumentato che si sono riscontrate nella colonna dei delta. Le soluzioni possono essere le più disparate e riguardare sia manovre procedurali meramente tecniche piuttosto che una maggiorazione nella knowledge, bagaglio culturale oppure nella comunicazione di team come pure nella gestione delle risorse strutturali.

Questo metodo di debriefing ha dei vantaggi notevoli uniti a nostro avviso a svantaggi di pari livello.

Innanzitutto per chi si avvicina al debriefing e deve ancora apprendere le tecniche dell’assertività nonché diventare un istruttore consapevole e quindi assertivo di per sé – per sua natura, questo metodo gli apre la possibilità di iniziare un programma di simulazione medica senza dover intraprendere un percorso lungo e approfondito. Ciò è molto importante ed è un notevole vantaggio perché permette la diffusione rapida della metodica della simulazione, specialmente lì dove mancano del tutto expertice rodate che possano applicare metodi più completi ed efficaci. La metodica plus-delta appare ben standardizzata e si apprende velocemente.

Inoltre questo metodo va incontro non solo al facilitatore ma anche allo stesso gruppo di discenti. Questi, infatti, si trovano a compiere una sorta di check-list dello scenario svolto e tutti insieme cercano possibili deifallance nel percorso, una procedura semplice e veloce che mette i partecipanti intorno ad un tavolo virtuale e spesso finisce per “diluire” le responsabilità tra tutti. Questo va a rafforzare il concetto di azione di team, uno dei maggiori fattori per il rischio clinico.

Infatti, sappiamo bene che qualora le conoscenze all’interno del team fossero elevate e quindi ogni componente del gruppo avesse un adeguato livello culturale e di conoscenze nonché capacità procedurali appropriate, tutto questo non metterebbe comunque a riparo il team da errori anche grossolani. Perciò diviene importante che i partecipanti si rendano conto della dimensione di cui fanno parte, che la performance finale è un target del team.

Per affrontare obiettivi di percorso e verifica di protocolli in essere, per esempio il rispetto di un intero nuovo protocollo e allenarsi per simularne, appunto, l’efficacia, il metodo è molto utile perché evidenzia le falle del sistema dove si annidano, a quale punto del percorso.

Tra gli svantaggi dobbiamo annoverare subito quello che di più salta agli occhi solo osservando lo schema riproposto all’inizio: manca il frame del partecipante o del team. Almeno apparentemente, sembra che questo metodo non riesca a mettere in gioco sul serio i partecipanti con loro stessi.

In pratica sembra che il debriefing scorra leggero e veloce perdendo però in profondità. Si rischia di lasciare sul terreno gli atteggiamenti mentali che sottendono quelle azioni compiute nello scenario – la causa della cascata degli eventi che porta a quei risultati giudicati dagli stessi partecipanti come poco “performanti”. Il debriefing in questo modo sembra perdere forza, robustezza, solidità ed efficacia strutturale, che duri nel tempo.

Si rischia quindi di non cambiare gli atteggiamenti dei partecipanti ma di proporre modifiche superficiali riferite a quello scenario svolto. Per questo è bene che questo tipo di debriefing sia considerato un ponte verso metodi che si approfondiscono di più nelle cause dei risultati osservati.

Per il debriefer esperto è ovvio che questo metodo può tranquillamente essere usato per la verifica di percorsi/check-list come abbiamo detto ma egli non mancherà di poter “affondare” un’indagine per la scoperta di un frame derivante da un delta riconosciuto dai partecipanti ed inerente il proprio obiettivo tale da irrobustire l’apprendimento esperienziale.

Vogliamo qui ribadire che trattandosi di discenti diversi in differenti tipi di simulazioni, di volta in volta, può, e forse deve, cambiare anche l’impostazione dell’istruttore verso i partecipanti, in modo da raggiungere l’obiettivo prefissato nel maggior modo efficace possibile, lasciando andare i partecipanti a casa con dei messaggi precisi che potranno poi utilizzare nella loro pratica clinica per il bene dei pazienti che tratteranno.

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Paolo Pisanelli

Si occupa di medicina d’urgenza, interna e territoriale. Ritiene che le tecniche acquisite in simulazione medica migliorino l’assistenza e la cura al paziente, e favoriscano la collaborazione e la formazione in medicina.
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  1. Francesco Cuccuini ha detto:

    Interessante

    Molto interessante l’aspetto di cercare ed evidenziare gli aspetti positivi e/o gli eventuali miglioramenti da apportare

    Interessante cambio di approccio
    Notevole

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